Bobby Fischer torna a casa

Il 24 marzo 2005, un piccolo aereo con a bordo Bobby Fischer atterrò all'aeroporto di Reykjavik. L'arrivo in Islanda dell'ex Campione del Mondo di Scacchi fu una notizia di prima pagina in tutto il mondo. In un tentativo di liberarlo dal carcere in Giappone, il Parlamento islandese aveva concesso all'americano la cittadinanza islandese. Fischer era stato arrestato a Tokyo quando il mandato di arresto degli Stati Uniti lo aveva raggiunto, emesso dopo che aveva violato le sanzioni americane contro la ex Jugoslavia giocando un controverso match contro Boris Spassky.

Il grande maestro islandese di scacchi Helgi Olafsson aveva 15 anni nel 1972, quando in una partita sensazionale nel suo paese natale Bobby Fischer batté Boris Spassky per il titolo mondiale. Con il fiato sospeso, Helgi aveva seguito la partita e aveva assistito a diverse partite nella sala da gioco a Reykjavik. Trentatré anni dopo, quando il suo eroe d'infanzia fu arrestato a Tokyo, Olafsson divenne uno dei membri del Comitato per la Liberazione di Bobby Fischer.

Ora Fischer tornava in Islanda, un paese che non avrebbe più lasciato fino alla sua morte il 17 gennaio 2008. Olafsson e Fischer svilupparono un'amicizia unica. Passarono innumerevoli ore insieme, parlarono di scacchi, di vita, fecero viaggi, giocarono partite, si divertirono e litigarono. "Bobby Fischer Torna a Casa" racconta la storia della loro complicata amicizia e dipinge un ritratto intimo degli ultimi anni dell'uomo che molti considerano il più grande giocatore di scacchi di tutti i tempi.